THE DIFFERENT ART
MOSTRA D'ARTE
Per Ermanno Di Rosa e Simona Di Rosa, questa, è una mostra d’esordio. Ormai da tempo, per loro il disegno è una pratica di routine quotidiana necessaria. Non perdono occasione per fare esercizi di osservazione, ridisegnando oggetti, scene, vedute, sviluppando parole o sentimenti. Ermanno e Simona sono due artisti ipovedenti per condizioni visive sfavorevoli. Tuttavia, sono fermamente convinti che l’arte in generale, il disegno in particolare, siano ottimi e strategici strumenti di autoterapia, anche in un’ottica ambiziosa di prevenzione alla cecità, se non quella fisica, quella mentale. Questa mostra potrebbe essere l’occasione ideale per condividere anche con altri il proprio modus “vedendi”. Nell’ottica sperimentale di fare della propria passione un mezzo di espressione personale e collettivo, si propongono di utilizzare lo spazio che avranno a disposizione, per invitare le persone a vivere per un momento l’esperienza del disegno in una condizione di difficoltà visiva: un tavolo, una sedia, una maschera di cartone per coprire gli occhi, un foglio, delle matite, pennarelli e pastelli è tutto quello di cui c’è bisogno per montare una sorta di laboratorio estemporaneo. Anche solo di cinque minuti.
Ermanno Di Rosa
Ermanno Di Rosa è un artista ipovedente di Modica. Dopo anni di studi bolognesi, tra arte e cinema, nell’ultimo periodo è focalizzato sulla rappresentazione di paesaggi locali, in una ricerca personale di stile e di tecnica. Si propone di presentare una raccolta di visioni paesaggistiche, che ironicamente definisce “ipovedute”, intinte di sottotesti narrativi e mosse dal bisogno di condivisione con l’osservatore di un punto di vista intimo.
Simona Di Rosa
Simona Di Rosa, è un architetto di Modica con il vizio/vezzo del disegno. Da qualche anno, complice la condizione di progressiva perdita della vista, conduce un'attività sempre più limitata della professione e sempre più estesa del disegno, che utilizza come strumento pratico di ginnastica visiva per gli occhi. Con l'idea che tutto del mondo può essere rappresentato, esce di casa con un taccuino in mano, una penna e qualche colore, per annotare immagini del mondo circostante, sottoforma di schizzo, di acquerello, in una felice ignoranza tecnica.
